lunedì 3 marzo 2008

IO, CI SARO'?!?

In queste settimane che ci portano verso le votazioni, frenetiche per avvenimenti, presentazione di candidati, liste e ammennicoli elettorali di contorno, mi è ritornato sotto mano un buffo certificato a firma di Walter Veltroni e di Paolo Giaretta, Segretario Regionale del PD in Veneto, in cui, dopo il mio nome scritto con un grossolano tratto di indelebile nero, circondato dagli stemmi del PD, campeggia la dicitura IO, CI SONO.
IO CI SONO con il PD, IO CI SONO nel PD , IO CI SONO tra i Democratici.
Quel foglio di carta zeppo del migliore marketing politico, teso alla fidelizzazione del votante medio, mi ha spinto a pormi delle domande che, ad oggi, si stanno trasformando in veri e propri dubbi in vista del 14 aprile.

Dopo essermi lanciato nell’avventura dell’Associazione per il Partito Democratico due anni or sono e dopo aver partecipato da basito spettatore alle diatribe per la spartizione di ogni singola sedia, posto in lista, carica onoraria, dopo aver sopportato una fase di start-up del partito in cui le vecchie facce e le vecchie abitudini da manierismo medioevale politico la facevano da padrone, pensavo di aver raggiunto il minimo storico dell’entusiasmo, e quindi, che ormai nulla avrebbe potuto aggravare il mio dissenso e la mia distanza dal PD.
Insomma….se quell’ IO CI SONO aveva resistito a quel travaglio che è stata la nascita del PD, ero sicuro che ormai la mia idea politica si sarebbe consolidata. Definitivamente legato al PD, ne ero certo!
Il progetto politico intangibile e disilluso di Veltroni e la maniera, certo aggravata dalla imprescindibile ristrettezza temporale, con cui si stanno creando le liste elettorali in tutta Italia, invece, sta facendo vacillare le mie certezze. Un senso di inadeguatezza del mio partito, quello di cui sono fondatore- insieme a qualche milione di italiani- quello che credevo diverso dagli altri, quello che avrebbe dovuto segnare la svolta nella politica italiana e che invece, trovate pubblicitarie da campagna elettorale a parte, assomiglia ogni giorno di più ad un tradizionale partito italiano da prima repubblica.
La cosa mi sconcerta, non poco, ma da elettore adulto- anche se considerato in età da oratorio, per una politica che spaccia per giovane un 40 enne- vorrei che mi si spiegasse, nel concreto, in cosa consiste il progetto politico del PD, che cosa significano le candidature “spot” che il Veltroni ogni tanto fa uscire dal cilindro, come se, d’improvviso, fosse posseduto dall’ animo del Berlusconi dei primi anni novanta. Quello che candidava veline e presentatrici, donne cannone e starlette, Mara Carfagna e la Zanicchi…
Vorrei capire in che misura l’operaio sopravvissuto al rogo della Thyssen potrà portare l’istanza operaia in parlamento se, senza esagerare con la cattiveria, non ha saputo fare nulla di tangibile per far rispettare la dignità sua e dei suoi colleghi, imponendo che fosse mantenuto un requisito minimo di la legalità nella fabbrica in cui lavorava, impedendo ai lobbysti dell’acciaio di ammazzare colposamente (e dolosamente, per ciò che mi riguarda) 5 persone- 6 con lui se un colpo di fortuna magistrale non lo avesse assistito.
Vorrei capire anche quali sono le capacità della ragazza siciliana che, pur possedendo una meritata laurea in Giurisprudenza, più che per meriti personali, è capolista in Sicilia solo perché bisognava far vedere al popolo che in parlamento ci possono andare tutti…operatori del 190, 155 o chiromanti-hot-centraliniste comprese…
Vorrei capire anche quali sono i criteri di scelta di queste persone, “l'Italia che lavora”, perché, se basta essere un operaio che ha assistito alla morte di un collega sul posto di lavoro, o un laureato che lavora, a 3 euro/ora e senza ferie in un call center, per scegliere 2 soggetti rappresentativi delle categorie in Italia sarebbe stato più democratico fare una lotteria…!
Gli iscritti non sarebbero di certo mancati!
Idem per i ricercatori universitari, a meno che avere avuto il babbo amico del Veltroni sia un prerequisito….si intende!
E soprattutto, pur accettando che i sopraccitati ragazzi, l’operaio e la centralinista, siano meglio degli altri, supponendo che la miglior ricercatrice da lanciare in politica sia da candidare nel Lazio e si chiami Madia, che Milano sia attratta irrefrenabilmente dal Colaninno pensiero e che quindi il rinnovo- o almeno una parvenza dello stesso-, in qualche modo stia pervadendo il PD, vorrei capire, cortesemente, caro Segretario, perché nella regione che traina il paese, il mio Nord-est, insistiamo con le cariatidi e gli evergreen 65 enni uscenti della scorsa legislatura, come punte di diamante da ricandidare!
Stanchi gerontocrati che ormai non hanno più nulla da dire a un Triveneto che, se solo percepisse il minimo segnale di un cambiamento, da realizzarsi verso il sostegno alla piccola-media impresa e all’artigianato, e odorasse nell’aria la possibilità che il PD possa essere un vero partito del rinnovamento politico, operoso al governo, un partito del fare, un partito per gli italiani e non per i senatori e i deputati, per i segretari e per gli ex di questa o quella corrente, ti acclamerebbe come nuovo presidente del Consiglio con percentuali bulgare?!?
E ancora, caro Walter, perchè tenere buona la Binetti e i suoi amici Popolari-ex Dc-filopapisti difendendo scioccamente il diritto della chiesa ad interferire, bloccare, porre veti, inibire una politica del progresso e far scappare uno scienziato illustre, e uomo dalla cultura sterminata, come Piergiorgio Odifreddi?Perchè i voti cattolici "ce piacciono" e i voti laici possiamo perderli senza problemi?!?Forse perchè è più comodo fermarsi su posizioni conservatrici vecchie di 2000 anni che provare a modificare la mentalità della popolazione?!?Che è, hai paura dell'inferno Walter?Oppure anche tu, sotto sotto, sai benissimo che il voto del vecchiume cattolico oltranzista è un bacino sicuro in cui tuffarsi, girando le spalle al progresso per un comodo tornaconto elettorale?!
E ancora, come farai a metter d’accordo i teodem con i Radicali?!? Tarallucci, vin santo e cannabis?!?
O forse hai già deciso che facciamo un'altra figura da cani e duriamo al governo-se mai ci dovessimo andare- il tempo di un giro di valzer?!?
Con un’amarezza che mai ho provato prima, con il groppo in gola, e l’amaro della disillusione sai che ti dico Walter…….
Stavolta non lancio il cuore oltre l’ostacolo,
stavolta non so se quell’ “IO, CI SONO” varrà il 14 aprile prossimo.

Massimo.