sabato 20 marzo 2010

PALLOTTOLIERI E SCIARPE


Rieccomi.
Sempre più stomacato dalla campagna elettorale.
Due piccoli consigli.....
A Berlusconi regaliamo un pallottoliere.....è allucinato dai Milioni (quello dei municipi romani che si magna le pizze rosse al posto di presentare le liste e quello che si è sognato di aver visto a Piazza del popolo)






A Bersani consiglio la classica sciarpina di lana della nonna....è mezza stagione...lui sente le arie ( http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/REGIONALI-BERSANI-SENTO-UNARIA-BUONA-E-POSITIVA/news-dettaglio/3762806)....vorrei mai martedi 30 si svegliasse con un mal di collo (e non solo quello- cambia una vocale e togli una doppia....) tremendo...

Ai candidati del PD al consiglio nella mia regione che mi vorrebbero come elettore dico.....
CAMBIATE GRAFICOOOOOOOOOOOOOO!!!

Le lettere che ho ricevuto, aperto, non letto, gettato nella differenziata, sono a dir poco stomachevoli nella forma.....
I contenuti.....beh....non le ho proprio lette..tanto...che avrete mai da dire?
Non faccio nomi, è brutto...però se non hai fatto nulla in 5 anni come consigliere regionale uscente, in anni da parlamentare, in anni da consigliere comunale di Verona, vorrai mica pensare che io ti voti per il consiglio regionale vero?

Eddaiiiiii...
...spero -di cuore- che vi lascino a casa.....a rimirare i conti della propaganda e a pensare quanti soldi avete speso per nulla....


Baci a tutti (...sull'onda dell'amore che vince sempre...).


Massimo

venerdì 23 ottobre 2009

DISINTERESSE PRIMARIO

Il titolo è eloquente.
Trovo l'appuntamento del 25 ottobre e il successivo congresso del PD appuntamenti di un inutilità e di un disinteresse enorme.
Non per i fatti in se, due esempi di democrazia esaltante, ma per la maniera in cui sono stati organizzati e gestiti e dai partecipanti.

Votano tutti, dal naziskin con la parrucca di rasta, al compagno Mario del circolo Lenin di Castenaso...nesssuna distinzione, c'è da far cassa.
I delegati sono sempre i soliti volti....se leggete i nomi delle prime primarie e quelli attuali cambia solo il nome del candidato da sostenere.....quindi.....zeroNews.Squadra che vince non si cambia (ehhhhhh...si!!!)
I candidati sono Scialbi, pessimi, non hanno avuto e non avranno mai la forza di contrastare la politica che sta portando avanti la destra nel nostro paese.Il più inetto dei leghisti doppia tranquillamente i nostri candidati in comunicatività....Bene!

Resumè, tanto per entrare nel dettaglio

Bersani è "il vecchio che avanza".Nel senso....l'hanno sempre lasciato in disparte, ora si gioca la sua ultima chance prima dell'ospizio. Ottimo lavoro quando era ministro delle attività produttive, ha la verve di un topo morto, è ancorato alla sedia con zavorre di primissimo livello- D'Alema, Bassolino & compagnia- diventerà probabilmente segretario per perpetrare nei secoli una politica clientelare e della casta. Gode dell'appoggio di Santa Maria Binetti. Amen.

Franceschini. Passa dalla gestione "tandem" del partito a quella RISHO'....Lui, Touadi e una donna del PD (cosa voglia dire "UNA donna" poi me lo spiegheranno..tipo una vale l'altra?!?che ne dite della sciùra Maria da Olgiate Olona?!?E'Abbastanza rappresentativa della locuzione "una donna"?mah..). Mancano solo i due leocorni come nella famosa canzone e il quadretto è completato.
Sul versante politico della sua gestione parlano i risultati di questi mesi e le battaglie in parlamento.....direi che si commentano da sole.
Uno che dichiara al TG3 :"Oggi pomeriggio Jovanotti ha dichiarato che vota per me. Ho già vinto le mie primarie" penso che non meriti altre considerazioni.


Marino: dovebbe rappresentare il nuovo. In realtà per farlo è costretto a spararle grosse senza mantenere una linea definita. Non ha avuto spazio,purtroppo, non ha molto carisma, politicamente è poco pratico, sembra un comunistaMangiaBambini perchè tiene dritta la barra sulla direzione della laicità come valore. Sembra eretico solo perchè è circondato da democristiani travestiti, in Spagna potrebbe esser considerato filopapale....
Vorrebbe tornare a fare il chirurgo- che gli riesce meglio, diciamolo- ma visto che l'hanno buttato sul carro cerca di parare i colpi alla bene e meglio. Più che outsider è già Out, purtroppo. Se diventa segretario, mi iscrivo, mi iscrivo al PD-nella politica degli ideali mi rappresenta sicuramente molto più degli altri. Menopeggio....

Buon voto a tutti. Io me ne vado al mare- piuttosto che partecipare alla vita politica di questo PD prendo la broncopolmonite fulminante-.

Il congresso.....sarà da ridere..


M.

lunedì 25 maggio 2009

A VOLTE RITORNANO.....

Pensavate di essermi liberato di me vero?

E invece..NO!!!! :-) :-) :-)

Mancano 2 settimane alle europee e alle provinciali (almeno a Verona, mia provincia di residenza) e due parole- proprio due- vorrei spenderle su questo blog per poter dare a chi-pochi ormai- mi legge l’impressione che ho oggi della politica- quella vera si intende...i vari capitoli minorenni, “baldracche” al servizio dell’imperatore, perizomi facili, psicosi latenti del Presidente mi rifiuto di considerarli argomenti politici degni della mia attenzione.

L’unico motivo per cui, verosimilmente, non annullerò la scheda per le europee, sarà quello di aiutare le formazioni di sinistra (non la falsa DC, la sinistra!!!) a rimanere nel parlamento europeo, a sostegno di un socialismo reale che ormai non c’è più.
La rosa del socialismo europeo, signori, è appassita. E la colpa è nostra, o meglio, del PD.
Rifiutare l’adesione al PSE, o accettarla con riserva di indipendenza è, e sarà sempre, uno degli sbagli che potrò rimproverare a Franceschini che a conti fatti, più che il Salvatore, si sta rivelando il Caronte del partito verso la via dello sfascio, della perdita dei valori, dell’inettitudine politica.
Togliere forma e sostanza al PSE (per una manciata di voti di nostalgici DC) è un abominio, soprattutto nel momento in cui, in Italia, e in Europa, a colpi di “Marchionnate”, l’industria strategica (e i relativi milioni di lavoratori che la sostengono) stanno diventando pedine da muovere nello scacchiere economico per garantire lunga vita alle varie holding, o centri di potere finanziario che siano.
Per parafrasare la campagna elettorale….PD alle europee? No, Grazie.

Sulle provinciali, non mi dilungherò molto.
L’organismo politico Provincia è inutile, ne sono più che convinto. Tutti gli argomenti di interesse provinciale potrebbe essere gestito con notevole risparmio (gettoni di presenza, segreterie etc…) , istituendo incontri periodici (vere e proprie consulte o conferenze) tra amministratori comunali in carica (sindaci per comuni sotto i 15 mila abitanti, assessori ad hoc per i comuni più grandi) con potere di voto proporzionale alla popolazione dei vari comuni amministrati.
Nell’attesa che tutto ciò si consumi….

Il candidato del PD , Diego Zardini, è comunque un ragazzo capace e che, almeno nelle occasioni in cui ho avuto modo di incontrarlo o di ascoltarlo, si è sempre dimostrato brillante e informato.
Vorrei votare lui alla presidenza, ma ho il grande problema dei candidati al consiglio provinciale.
Spero si possa utilizzare il voto disgiunto (devo ammetterlo, sulla legge elettorale per le provinciali sono un po’ignorante..mi informerò…)

Let’s see what happenz!


M.

lunedì 17 novembre 2008

Diritto di scelta

Eluana ha vinto,tra pochi giorni il suo esile corpo non sarà più sottoposto a torture coatte che non ha mai voluto e che, nonostante la sua volontà le sono state prestate per circa vent’anni.
Ha fatto valere i suoi diritti nonostante sia uno stato di coma irreversibile, uno stato vegetativo che non le permette di muoversi da un letto, che non le permette di alimentarsi, che non le permette di vivere, in sostanza.
Ha impiegato vent’anni per far capire allo stato che vivere artificialmente, forzosamente, deve essere un diritto, una scelta, non un’imposizione. Un’opzione insomma, che lei non gradiva.
Con Lei hanno vinto la forza, la coerenza, la profonda fiducia nella legge di Suo padre Beppino Englaro, che, nonostante la terribile situazione in cui è stato costretto dal fato, ha lottato con le unghie e con i denti, non tradendo mai i suoi principi, non cadendo mai nella troppo facile tentazione di mettere fine all’accanimento terapeutico a cui è sottoposta Sua figlia con estemporanei blitz alla “Welby” o facili fughe in Svizzera.
Hanno perso invece tutti i meschini individui che, allegramente adagiati su poltrone dorate e ricoperte di velluto, da Montecitorio a Piazza San Pietro da Vespa a Mentana, con i loro abiti dai tagli preziosi, completi o talari che siano, parlavano al vento usando parole vuote come suicidio, omicidio, eutanasia.
Ha vinto la natura, la costituzione.
Ha vinto lo stato di diritto.

Grazie Eluana, grazie Beppino.
Spero che il vostro sacrificio e la vostra forza illuminino questo buio medievale in cui è caduto il nostro paese.
Massimo

lunedì 8 settembre 2008

LA RISSA CONTINUA

Rieccomi a commentare una vigorosa figuraccia del nostro partito “dal 40 % di consensi”.
Se andiamo avanti così alle regionali e alle europee prenderemo si e no il 12%......spero almeno che il travaso sia a favore della sinistra extraparlamentare, così ci potremmo liberare, una volta per tutte, dalle cariatidi e dai parassiti- Teodem in primis- che ci stanno affondando la barca.
Ma andiamo per ordine, senza fretta.
In questi ultimi giorni della pausa estiva, con il governo che raccoglie i frutti dell’ottima amministrazione da parte di Brunetta delle risorse statali, della riduzione dell’ICI e della detassazione degli straordinari, il PD vede al suo vertice una lotta fratricida che non si riproponeva dai tempi della spartizione delle poltrone nei vari governi Prodi.
Mentre Veltroni cerca di capire da che parte è girato e se effettivamente un lento e stanco bivacco parlamentare si possa definire o meno opposizione, il buon Parisi supportato dal baffetto D'Alema e dalla Rosy nazionale lanciano un attacco alla diligenza in pieno stile Far west.
Imboscate, controriunioni, capannelli di dissidenti si riuniscono di buonora a tutte le feste del PD per mettere in scena la demolizione sistematica del segretario, per ribadire che, siccome la gente che conta è tanta, bisogna aggiungere poltrone su poltrone e che, visto che “da magnà ce n’è per tutti” , soprattutto dopo l’inizio dei tesseramenti, il bottino va equamente spartito mediante il meccanismo della redistribuzione delle sedie e degli spazi in televisione.
Comprendo….un D'Alema che si faceva minimo un paio d’ore di Porta a Porta a settimana ai bei tempi della Farnesina non può rimanere assente dalle scene per così tanto. E’ ormai in piena crisi d’astinenza da “salotti mediatici bene” e, dal suo mastodontico Icaro, rilascia interviste-stilettate a “rotta di collo”, per sopperire alla mancanza del buon “Zio Bruno”.
Veltroni prima glissa, nicchia, si fa difendere dall’altra metà del tandem (Franceschini) e sostiene che, se si vuole cambiare “allora si vada a un congresso”.
Poi attacca con un piagnisteo da bambino della quarta elementare, con un discorso del tipo “se vuoi giocare con me le regole le faccio io, e non provare a buttarmi giù la casetta sull’albero sennò chiamo la mamma…”
In tutto questo bailamme, più adatto a qualche festa del pesce fritto, o sagra della mortadella, che alla dirigenza di uno dei maggiori partiti politici italiani, si incastonano tre inquietanti “piccolezze”.
La prima è la mancanza di alcuna organizzazione strutturata, di un partito insomma. Ci avviciniamo ai 12 mesi dalle primarie e siamo ancora “liquidi” senza una struttura, con gli anonimi rappresentanti eletti democraticamente alle primarie che sono zittiti e bloccati dagli ex dirigenti, in una sorta di strenua lotta per la sopravvivenza della specie.
Le provinciali e le europee si avvicinano mentre il “partito” è immobile, senza idee, privo di scena mediatica, con un radicamento pressoché nullo e con un governo che sta inghiottendo la scena pubblica mettendo a segno – veri o finti che siano- una serie di provvedimenti che, ci piaccia o no, colpiscono la pancia dell’elettorato.
L’ultima “piccolezza”, che mi ha sconvolto la giornata, è un lancio di agenzia in cui Rotondi annuncia una collaborazione con Brunetta per la stesura di un disegno di legge per la tutela e la regolamentazione delle coppie di fatto, con un capitolo riservato esplicitamente alle coppie gay.
E qui ho capito che, volenti o meno, il Pdl ci ha doppiato. Se effettivamente faranno quello che hanno annunciato, i progressisti moderati sapremo da che parte stanno e, mestamente , per il piacere dei “basabanchi”- scusate il veronese- democratici, potremmo tranquillamente accettare di restare all’opposizione per i prossimi 15 anni.
Per buona pace di chi -sottoscritto compreso- ancora crede che il progressismo stia a sinistra e che il PD avrebbe potuto esserne il rappresentante per eccellenza!


Massimo

giovedì 31 luglio 2008

DEMOCRISTIANI, BIGOTTI e INUTILI:IL GRUPPO DEL PD ALLA CAMERA

La scelta indecente di astenersi durante la votazione sul conflitto di poteri tra potere giuduziario e parlamento sul caso Englaro fa calare, una volta per tutte, la maschera ai nostri parlamentari del PD.
La NON scelta è la migliore dimostrazione dell'inettitudine di questa compaggine, del potere che hanno i teodem nel gruppo che, pur di salvaguardarsi agli occhi del Papa, fanno astenere il 40% circa dei rappresentanti della politica italiana dall'esprimere un giudizio su un tema così importante.
Ogni scelta è opinabile, non scegliere è da ignoranti, da persone senza la spina dorsale.
Mi meraviglio dei radicali eletti in quota PD alla Camera....ma forse manco lo sanno che si sono astenuti....semplicemente sono già in ferie in qualche sperduto luogo...
Poco conta la solita lettera del capogruppo Soro che chiede alla Presidenza della Camera di affrontare il tema del testamento Biologico.
Uguale mossa era stata fatta ai tempi di Welby.
...avete visto miglioramenti?
Quale sarà la prossima mossa dei Binetti guys?Sostitire la Corte d'Appello con il plenum episcopale della CEI?

Forzare una persona a vivere contro la sua volontà, con una cannula conficcata nel collo è una tortura.
Chiudere gli occhi di fronte a una questione così importante è incivile.
VERGOGNA.

Massimo.

martedì 10 giugno 2008

CONSIDERAZIONI AD ALTA VOCE

In queste settimane post sconfitta elettorale mi sono spesso interrogato sulle mie scelte politiche recenti, visti anche i notevoli spunti offerti dagli appuntamenti istituzionali quali l’insediamento delle Camere e del nuovo governo.
Domande che oltre a una riflessione sul mio personale ruolo nella politica hanno risvegliato nella mia mente interrogativi e mi hanno spinto ad elaborare giudizi e riflessioni.
Giuste o sbagliate che siano, ho scelto di condividerle sul blog.
Visto il magro risultato delle politiche nazionali e l’avvicinarsi delle elezioni europee mi sono domandato se l’area politica cui faccio riferimento si stia preparando correttamente all’appuntamento delle europee e se i primi passi dell’opposizione- parlamentare ed extra- siano andati in una direzione che rispecchia effettivamente la mia visione politica.
Devo dire onestamente che il fronte nazionale, così come quello locale, del PD continua imperterrito a regalarmi sorprese e si sta rivelando, effettivamente, quel pastrocchio disomogeneo, risultato di un’accozzaglia di idee, partiti, potere e “senatori”.
Il sogno del “Veltrusconismo” coltivato da Veltroni e realizzato da un onnipotente Berlusconi sta muovendo i primi passi e ci ha regalato la panacea necessaria a dimenticare la pesante sconfitta elettorale.
Sembra quasi che a Montecitorio quelli del PD non si siano accorti che alla fine, anche sta volta, ci faremo i nostri bei 5 anni di opposizione, che saranno, se la memoria storica non mi delude, una tragedia- economica e sociale -molto simile al quinquennio 2001-2006.
Con la mente fissa su quell’ “in fondo siamo sempre il secondo partito italiano e abbiamo preso quasi il 40% dei voti”, i nostri rappresentanti in parlamento si stanno preparando alla pace dei sensi istituzionale.

Mentre si parla di centrali atomiche come se fossero alberghi del monopoli- da costruire tra “Parco dei Giardini e Viale della Vittoria” purchè lontane da Arcore-, fin che si ventilano i tribunali speciali per la mondezza, da istituire mediante decreto legge- ma non erano vietati dalla costituzione?!- e finche nel decreto legge sulla sicurezza si inseriscono le modalità per santificare amici collusi e corrotti del Presidente e per preservare le specie protette televisive- Rete 4 e la sua banda di cortigiani- il PD ritrova la sua vera vocazione: il correntismo e la vecchia politica.

Il rinnovamento, i 12 punti, i comizi sull’ “Italia che vorrei” stanno cadendo nell’ oblio.
Prevedibile.

Risolte le ultime nomine dei sempreverdi silurati - grande Rutelli, miiiiitttico, I love ya, torna verde o radicale che ci fai na grazia…..!!!!-, dopo le piccole diatribe del caso, e dopo aver sistemato gli “amici di” nel governo ombra più ridicolo della storia repubblicana- forse per fare patta con i nomi altisonanti del governo quello vero??Grande Mara, al question time alla camera ti voglio con il costume da letterina che canti ullala-ullala-ullallalaaaaaaaaaaaaa!- sembra che il nostro compito istituzionale sia finito, come in attesa che 5 anni di Berlusconi ci scorrano dolcemente addosso!
E come se non bastasse, piuttosto che sfruttare il momento di impasse istituzionale- in cui più di fare opposizione, sperando nel male minore, non si può- e approfittare subito per ultimare il processo costituzionale ancora monco del PD, che dura ormai da 8 mesi, abbiamo avuto la miiiittica idea di reintrodurre le correnti.

Così oltre che a dover fare i conti con un consenso politico magrissimo dobbiamo iniziare anche a pesarlo sulle quote dei Veltroniani, dei Bindiani, dei Lettiani e, ultimo ma più importante, dei Dalemiani.
E mentre Veltroni minaccia il congresso e “quelli del caminetto” lo spernacchiano allegramente, il baffetto Massimo schiera i colonnelli e, dalle colonne dell’Unità, detta il programma del partito.
Il segretario “rosica”, il partito si spacca, ma nessuno si contrappone all’onnipotente marinaio di Gallipoli. Anzi. Tutti pronti alla virata.
Ecco aprirsi la stagione del “come è bello contraddirsi, ma se lo facciamo con parole difficili la gente non capirà” e così il Walterone nazionale annuncia che “non potrà più esserci l’Unione ma che bisogna guardare ad alleanze forti, soprattutto su base locale, con le forze della sinistra.”
Pronto, Walter……chi c’era nell’Unione l’UDC?!?L’MSI?!?La Lega?!Alternativa sociale?Oppure c’erano proprio le forze della sinistra?
Ci prendiamo in giro?!?
No, perché se è così basta dirlo chiaramente!E cosi evitiamo tutti di perder tempo….

La situazione a livello locale introduce ulteriori elementi di comicità- drammatici!-.
Mentre il coordinamento provinciale di Verona si preoccupa di fare un assemblea fiume, in cui con tempi biblici- e discorsi a volte casuali e ripetitivi dei soliti “guru” della politica locale- si discute del dramma della sconfitta del PD- ormai risalente a 2 mesi abbondanti fa-, a livello comunale si cercano di eleggere i coordinatori di circolo.
Ed ecco per miracolo ritornare a galla le correnti.
“Venghino signori venghino, il circo delle correnti!....Veltroniani, Lettiani, Bindiani…ne abbiamo per tutti i gusti, per grandi e piccini!”
Mentre i veltroniani candidano un novello sposo che non può presentarsi alle assemblee di circoscrizione se non in conference call dallo sperduto luogo esotico in cui sta trascorrendo- giustamente e beatamente- la sua luna di miele, i Bindiani e i Lettiani giocano il tutto e per tutto su due simboli della lista civica del sindaco uscente, Zanotto, massacrato dai leghisti alle ultime elezioni amministrative, ora anima new-age del PD veronese.
Nulla da eccepire sui nomi, tra cui c’è la Stef che, come si sa, stimo decisamente.
Sul metodo delle candidature si potrebbe aprire più di qualche parentesi….

Nel frattempo si strutturano i giovani democratici veronesi: 18-35 enni, d’altra parte, si sa, l’età media si allunga e si è giovani fino ai 50…!
Prima ancora del partito (mah!!), et voilà, dopo una due giorni di ritiro spirituale nelle “colline di Mozzecane” , ecco bello e pronto il Minotauro dei Giovani del PD: ha il corpo della Sg, la testa di Azione Cattolica e il fascino della vecchia FIGC….un’ariete “nuvo di zecca”per far breccia nel cuore di migliaia di giovincelli veronesi…..

Ironie (facili, forse,) a parte, la domanda che mi rotea nella testa dal 14 ottobre 2007 è sempre : “è questo il partito che volevamo?”
Volevamo ricreare La Triplice (+1)- Veltroni-Bindi-Letta-D’Alema- nel PD?
Volevamo veramente fare l’opposizione che si è vista in questi mesi- più che costruttiva a me pare moscia e inconcludente…-.
Volevamo veramente rimanere nel limbo di un partito- Forza Italia Style- in cui non si capisce chi-fa-cosa-e a nome di chi?

Beh, ragazzuoli, io no. Non pensavo nemmeno lontanamente a un PD come questo. Da un partito così-per le idee e per i metodi estemporanei- ne stò felicemente ben alla larga.
Con buona pace dei validi – pochi in verità - “costituenti” locali e nazionali del PD che stimo, della mia coscienza politica “attiva” e dell’impegno profuso, in tempi che sembrano ormai così lontani, per cercare di portare un’opinione e un’idea - forse sbagliata- sul “MIO” PARTITO DEMOCRATICO.


Massimo.