giovedì 31 luglio 2008

DEMOCRISTIANI, BIGOTTI e INUTILI:IL GRUPPO DEL PD ALLA CAMERA

La scelta indecente di astenersi durante la votazione sul conflitto di poteri tra potere giuduziario e parlamento sul caso Englaro fa calare, una volta per tutte, la maschera ai nostri parlamentari del PD.
La NON scelta è la migliore dimostrazione dell'inettitudine di questa compaggine, del potere che hanno i teodem nel gruppo che, pur di salvaguardarsi agli occhi del Papa, fanno astenere il 40% circa dei rappresentanti della politica italiana dall'esprimere un giudizio su un tema così importante.
Ogni scelta è opinabile, non scegliere è da ignoranti, da persone senza la spina dorsale.
Mi meraviglio dei radicali eletti in quota PD alla Camera....ma forse manco lo sanno che si sono astenuti....semplicemente sono già in ferie in qualche sperduto luogo...
Poco conta la solita lettera del capogruppo Soro che chiede alla Presidenza della Camera di affrontare il tema del testamento Biologico.
Uguale mossa era stata fatta ai tempi di Welby.
...avete visto miglioramenti?
Quale sarà la prossima mossa dei Binetti guys?Sostitire la Corte d'Appello con il plenum episcopale della CEI?

Forzare una persona a vivere contro la sua volontà, con una cannula conficcata nel collo è una tortura.
Chiudere gli occhi di fronte a una questione così importante è incivile.
VERGOGNA.

Massimo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bentornato Massimo!

Dopo tanta assenza ... (attento al brunetta)...
ritorni un tantino acido e velenoso verso i rappresentanti del tuo,...:
"IL MIO PARTITO DEMOCRATICO"
- nome del tuo blog-

Vabbè... cmq sia a parte le battutacce, mi trovi d'accordissimo con il tuo post ...
... indipercui niente da aggiungere, va ben "inscì"!

Ciao "ragassuolo" fatti sentire piu spesso ...

pippo

ps:sul prossimo commento riporto:
La lettera di una donna 48enne costretta a letto dalla malattia
.. MARINA GARAVENTA ...

così se già lo conosci puoi cancellarlo ...

Anonimo ha detto...

da La Stampa venerdì 18 luglio 2008
"Io, come Eluana vi prego di tacere"

La lettera di una donna 48enne costretta a letto dalla malattia
 MARINA GARAVENTA

. .. sono, più o meno, nella situazione ...di Piergiorgio Welby:
come lui, il cervello funziona benissimo, diversamente da lui, posso usare le mani e mimica facciale.

ho seguito il caso Welby, esprimendo la mia opinione, ho seguito il caso, ben più grave del mio, di Eluana Englaro e mi sono «rallegrata» della sentenza che sanciva la conclusione, sperando che nessuno si permettesse di intromettersi in un caso così delicato e personale.

Non avevo... intenzione di dire ... alcunché fino a che ..., ascoltando i .. notiziari, ho sentito tante «cazzate» mi sono decisa a dire la mia.

.. abituata a esprimere opinioni, dare giudizi e consigli solo su cose che conosco bene e ho vissuto personalmente mi piacerebbe che tutti si regolassero così, evitando di aprir la bocca per dar aria a sentenze basate su mere teorie filosofiche e moral-religiose.

mi riferisco, ... alle «sortite» di alcuni personaggi noti che, in un delirio di onnipotenza, dicono la loro, scrivono lettere patetiche e organizzano raccolte ...di bottiglie d'acqua:
le bottiglie, a Eluana, non servono sia l'acqua sia la nauseabonda pappa che la tiene in vita e che anch'io ho provato per mesi, le arriva attraverso un sondino.

Bando ... ai simbolismi di pessimo gusto di Giuliano Ferrara, stimato giornalista, e paternalismo di Celentano, mio cantante preferito.

In quanto al mio esimio concittadino, il Cardinal Bagnasco, sarebbe cosa buona e giusta che, prima di esprimersi su quest'argomento, avesse la bontà di spiegarci perché a Welby è stata negata la messa e, invece, il «benefattore» della Magliana, Renatino De Pedis, sepolto in una nota chiesa romana.

A questo punto, ... neppure a me piace fare della teoria, propongo a questi signori di prendersi un anno sabbatico e offrirlo a Eluana:
passare con lei giorni e notti, lavarla, curarle le piaghe, nutrirla, farla evacuare, urinare, girarla nel letto, accarezzarla, parlarle nell'attesa di una risposta che non verrà mai.

Sono disponibile ... a mettermi a disposizione per quest'esperimento ma, avviso tutti che, per loro sfortuna, sono sicuramente meno docile di Eluana e se qualcuno, chiunque sia, venisse per insegnarmi a vivere, lo manderei, senza esitazione, «affanc...».

A sostegno di quanto detto finora, aggiungo che, nonostante non possa più camminare, parlare, mangiare, scopare e quant'altro, amo questa schifezza di esistenza che mi è rimasta e mai ho avuto desiderio di staccar la spina del respiratore che mi tiene in vita.

Nonostante tutte le mie limitazioni, ho vita intensissima:
scrivo su giornali locali, tengo un blog, intensa vita di relazione e, sto promovendo un libro che narra questa mia splendida avventura.
(«La vera storia della principessa sul pisello», Editore De Ferrari, Genova).

... qualcuno penserà che voglio farmi pubblicità e, in un certo senso, è vero:
voglio, per quanto posso, dar voce a tutti quelli che sono nella mia condizione e non sanno o non possono dire la loro.

Parliamoci chiaro: malati come me, Welby ed Eluana, sono.. morti! morti il giorno in cui il loro corpo ha «deciso» di smettere di funzionare e hanno ricevuto dalla tecnologia, che ringrazio sentitamente, l'abbuono, il regalo di un prolungamento dell'esistenza.

..come tutti i regali, ... vuol essere contraccambiato con merce altrettanto preziosa:
sofferenza fisica e morale che solo una gran forza di volontà può sopportare.

Nel momento in cui il gioco non vale più la candela il paziente deve poter decidere quando e come staccare la spina.

Lo Stato deve garantire miglior vita possibile a questi malati, assistenza, supporti tecnologici e contributi ma non può arrogarsi il diritto di decidere della loro vita sulla base di astratti principi etici, validi per chi sta col culo su un bel salotto, diventano stucchevoli quando si sta nel piscio.

Eluana non può più decidere ma chi le è .. vicino, nella gioia e sofferenza, chi l'ha conosciuta e amata non può dunque decidere per lei, mentre possono farlo persone che, fino a ieri, non sapevano neppure che esistesse?

...pronta a chiedere umilmente perdono se questi signori diranno che, nella loro vita, si son trovati in situazioni come la mia o come quella di Eluana e delle nostre famiglie ma, francamente, non credo che la mia ammenda sarà necessaria.
.....
.....
Concludo ringraziando e sperando voglia dar voce anche a me che parlo con cognizione di causa e non per fare della filosofia.


Marina oggi 48 anni fino al 2002 ha vissuto vita «normale»:
matrimonio, divorzio, nuovo amore, impegno come assessore alla Cultura del suo Comune, incarico in Comunità montana, passione per la lirica.
Nell’ottobre del 2002, sindrome di Guillan-Barrè le ha cambiato la vita, senza spegnerle la voglia di vivere. 


Il suo blog - laprincipessasulpisello.splinder.com -

Ri-ciao - pippo